Cittadinanza globale
Strategia ECG 2018
L’educazione alla cittadinanza globale è prima di tutto il nostro sguardo e il nostro agire nel mondo, un mondo complesso in cui il globale ed il locale si intrecciano, in cui la prossimità e l’attuazione locale degli obiettivi di sviluppo sostenibile sono l’unico approccio che permette di affrontare crisi mondiali e fenomeni epocali come le migrazioni, la pandemia e la crescita delle disuguaglianze, i cambiamenti climatici. Solo un giusto inquadramento di attività territoriali in ottica globale può far nascere una consapevolezza del proprio ambiente in senso ecologico, sociale ed economico per ridisegnare insieme percorsi nuovi che possano dare concretezza di azione all’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, riempendole di senso e avvicinandole alla vita delle persone.
La scelta di avere la nostra sede presso Carchittti, piccola frazione di Palestrina, si inscrive in questo approccio che pone al centro l’educazione a 360°, unico mezzo veramente dirompente con il quale costruire le basi per cambiamento reale, duraturo e trasformativo.
Agenda 2030
Agenda 2030 ITA
l’Agenda 2030 rappresenta il nostro quadro di riferimento con cui agiamo e progettiamo a livello locale, nazionale ed internazionale. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.
Obiettivi sviluppo sostenibile
“ Gli elementi essenziali dell’Agenda 2030 sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e i 169 sotto-obiettivi ad essi associati, che si raggruppano in cinque principi fondamentali quali le persone, il pianeta, la prosperità, la pace e la collaborazione (le 5 P; in inglese: people, planet, prosperity, peace, partnership). L’Agenda 2030 mira ad esempio a garantire il benessere di tutte le persone, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, affrontando aspetti come la pace, lo Stato di diritto e il buongoverno, essenziali per la promozione dello sviluppo sostenibile. L’attuazione dell’Agenda mediante partenariati viene sancito come quinto principio.”
Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni.
CReA per la sua mission ha lavorato e si concentra sui seguenti SDGs:
Economia civile
Nell’ambito dell’Agenda 2030 e delle sfide del prossimo futuro, l’economia sociale rappresenta una grande scommessa che molte imprese a livello globale stanno già praticando per coniugare sostenibilità economia, sociale e ambientale. La giustizia sociale e ambientale insieme con la produzione di beni e servizi sono elementi inscindibili di una strategia che vuole attuare e dare sostanza di azione agli SDGs, promuovendo quelle esperienze che co-generano prodotti, ricchezza, ma anche dignità, inclusione e tutela dell’ambiente, favorendo anche una nuova idea di welfare territoriale che punta alla promozione umana delle persone indipendentemente dai loro limiti.
L’Italia è sicuramente tra i paesi al mondo con una maggiore e consolidata esperienza e una decennale letteratura in materia di economia civile, grazie anche al nostro tessuto sociale in cui il terzo settore e il mondo della cooperazione hanno radici lontane e sono elementi qualificanti del nostro essere comunità.
Le sfide del futuro non possono prescindere dallo scardinare le contraddizioni ormai palesi e drammatiche del sistema capitalistico e degli squilibri che ha generato in termini di concentrazione delle ricchezze e di disuguaglianze, di devastazione ambientale e della biodiversità.
L’impatto sociale e ambientale è fondamentale come e più del PIL, e richiede una maturità politica e una responsabilità imprenditoriale nuova, come appunto la co-responsabilità verso la comunità che diventa l’elemento nuovo di una economia si fa civile.
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